La brochure aziendale è uno strumento di marketing fondamentale, utile per presentare un’azienda, un’organizzazione, un’attività ai potenziali clienti o a quelli già acquisiti. Il termine è francese e indica la tecnica di rilegatura (in italiano, brossura).
Lo scopo della brochure è di raccontare la storia, la filosofia e i servizi o prodotti offerti in modo chiaro, diretto ed elegante. Generalmente è composta da diverse pagine e può essere rilegata con punti metallici, brossura o brossura a mulino. Il formato può variare a seconda delle esigenze e del contenuto.
È comunque importante sottolineare che le brochure devono essere pensate all’interno di un piano di comunicazione e sviluppo dell’immagine coordinata del brand.
In questo articolo vedremo come creare una brochure e quali sono gli errori da evitare assolutamente nella fase di progettazione ed esecuzione di brochure aziendali.
Errore n. 1: non seguire un brief
Il brief è un documento contenente tutte le informazioni riguardanti l’azienda e lo scopo per cui si deve realizzare la brochure (obiettivi e strategie di marketing).
Abbiamo stabilito che le brochure hanno un ruolo di rilievo nelle strategie di marketing, per questa ragione occorre prestare la massima attenzione alla loro progettazione.
Il primo step è quello di fare un brief, raccogliendo tutte le informazioni utili per la definizione del progetto con una serie di linee guida e punti chiave.
Quando ci si rivolge a un professionista o agenzia, il brief aiuta a definire le specifiche dell’immagine coordinata qualora fosse presente (font, colori, forme, icone, ecc.), gli obiettivi e le strategie da attuare, lo stile e il tono idoneo al target da raggiungere. Fondamentale in questa fase, anche l’analisi delle brochure precedentemente sviluppate dal brand, se ne esiste qualcuna, in modo da capire cosa potrebbe essere riutilizzato e cosa invece è meglio eliminare.
In un lavoro importante, come quello di realizzare una brochure aziendale, nulla può essere lasciato al caso. Pertanto, solo partendo da un brief, chiaro e completo, siamo certi di poter procedere con lo sviluppo attraverso uno schema preciso ed inequivocabile.
Errore n. 2: partire subito con una bozza digitale
Prima di mettere in forma grafica l’idea del progetto, è consigliabile effettuare una ricerca dei casi studio di aziende/brand simili o concorrenti. Social network come Pinterest e siti aziendali possono tornare molto utili in tal senso.
A questo punto, potrebbe essere una buona idea spegnere per un po’ il computer. Infatti, per quanto possa sembrare più semplice e rapido realizzare un rough (bozza o schizzo) con uno dei tanti programmi di impaginazione grafica, risulta sempre più funzionale procedere allo sviluppo di un’idea attraverso disegni a mano libera.
Infatti, con questa tecnica appare molto più evidente ed ineccepibile l’iter creativo percorso e l’avanzamento del progetto: dall’idea al layout della brochure aziendale.
Errore n. 3: trascurare i contenuti
Una brochure di successo comunica il messaggio ideato nel brief.
Come fare?
I testi devono essere incisivi, efficaci, esaustivi e coerenti con lo stile e il tono scelti per comunicare con il destinatario di riferimento.
Le immagini e gli elementi grafici devono essere scelti a completamento dei testi per dare maggior enfasi al messaggio, attirare l’attenzione o dare tocchi creativi alla brochure.
Quando si passa alla composizione bisogna tenere a mente che deve esserci sempre un certo equilibrio tra testi e immagini. Il risultato finale deve essere funzionale, ma anche coinvolgente e bello da vedere.
In conclusione, il prodotto finale potrà anche essere gradevole ma se si trascura l’importanza del contenuto servirà a ben poco.
Errore n. 4: usare un software non professionale
Il mercato offre svariati programmi per creare brochure, alcuni anche disponibili su piattaforme online.
Tuttavia, se vogliamo un risultato altamente professionale dobbiamo affidarci a strumenti in grado di soddisfare le nostre esigenze.
Tra i software più specialistici attualmente disponibili in commercio vi è InDesign della Adobe. Un programma per creare brochure (e non solo) ricco di funzionalità di sicuro interesse.
Errore n. 5: sottovalutare la realizzazione degli esecutivi e il servizio di stampa
Veniamo ora alla fase più tecnica e delicata inerente alla realizzazione di brochure aziendali: la preparazione del file per la stampa e la scelta di un servizio di stampa professionale.
Preparazione del file per stampa
È proprio qui che spesso si denota la differenza tra un graphic designer professionista e uno improvvisato.
Innanzitutto, è importante verificare che tutti i contenuti siano presenti e accurati. Ciò include la verifica che le font, le dimensioni, i colori, i filetti e qualsiasi altro elemento grafico siano al loro posto e corrispondano all’aspetto desiderato. Molto importante, se possibile, fare delle prove di stampa.
Bisogna inoltre assicurarsi che tutte le immagini e gli elementi grafici siano di buona qualità e in alta risoluzione (300 dpi) per una buona resa di stampa (le risoluzioni minori sono usate per il web).
In terzo luogo, l’esecutivo deve avere i crocini che rispettano la formattazione al vivo, inserendo all’esterno di essi un’abbondanza che va dai 3 ai 5 mm.
L’esportazione del PDF da inviare alle tipografie deve essere in alta risoluzione e rispecchiare tutte le caratteristiche per la stampa sopra descritte.
Scelta dello stampatore
Dopo tanto lavoro e risorse investite per realizzare con la dovuta cura una brochure professionale, perché affidare l’ultima fase del progetto a qualcuno di non altrettanto professionale?
Pertanto è molto importante affidarsi a professionisti del settore dalla comprovata esperienza. Risulta quantomeno indispensabile, quando contattiamo una tipografia, verificare la tecnologia dei macchinari di cui dispone e il campionario dei tipi di carta che tratta.
Per toglierci ogni dubbio richiediamo alla tipografia il portfolio dei lavori già svolti. Meglio se possiamo visionare anche qualche esempio di brochure aziendali stampate, per poter valutare anche la qualità della rilegatura.
Errore n. 6: non sfruttare i formati digitali
La brochure in formato cartaceo ha il suo ruolo principale nelle sedi aziendali frequentate dai clienti (punti vendita, uffici aperti al pubblico, ecc.) e negli eventi tematici (fiere, openday, ecc.).
Tuttavia, non possiamo trascurare il fatto che ormai la maggior parte delle persone preferisce informarsi online. Quindi, risulta di fondamentale importanza pensare ad un modello di brochure fruibile anche in formato digitale.
L’errore che in molti commettono è di pubblicare sul web, la versione pdf della brochure elaborata per la stampa.
Mentre, c’è da tenere presente che sfruttando tutte le funzionalità tipiche di un prodotto multimediale, possiamo ulteriormente arricchire una brochure con approfondimenti tramite file audio e video, nonché rimandare l’utente a pagine specifiche del sito aziendale o (ad esempio) invitarli a seguire le pagine social con un link diretto, e così via.
Inoltre, un prodotto nativo multimediale può essere impostato con un design responsive, ovvero predisposto per la fruizione tramite diversi dispositivi (tv, computer, tablet, smartphone). Mentre, un file pdf costringe l’utente a eseguire una serie di zoom e riposizionamenti della schermata, sinceramente evitabili.
Il web è uno strumento ricco di risorse e opportunità, sarebbe pertanto un peccato non sfruttarle appieno per promuovere l’immagine di un’azienda.
Per un effetto ancora più speciale, la brochure può diventare una vera e propria sfogliabile digitale (flippin book) con pagine sfogliabili proprio come una brochure cartacea e link da cliccare che riportano al sito, social, o altre destinazioni che forniscono ulteriori informazioni e approfondimenti.
Infine, la brochure può anche diventare una landing page, responsive, consultabile su ogni genere di dispositivo (tv, computer, tablet, smartphone) e con funzionalità tipiche del web come contenuti video, moduli contatto, animazioni e suoni che possono dare maggior rilievo al messaggio che vuoi lanciare.
Errore n. 7: improvvisare una brochure “fai da te”
Quando si tratta di materiale promozionale, le brochure possono essere una risorsa preziosa. Forniscono ai potenziali clienti informazioni su un prodotto o un servizio in modo organizzato e visivamente accattivante. Tuttavia, la creazione di brochure di qualità non richiede solo un buon occhio, ma anche esperienza e conoscenze tecniche. Senza questa competenza, si rischia di creare una brochure poco attraente e confusa per i lettori.
Ecco perché affidare il progetto a dei professionisti è sempre una mossa intelligente. I designer professionisti sanno come impaginare il messaggio in modo attraente ed efficace, mentre il personale tecnico conosce tutte le sfumature del processo di stampa. Lavorando insieme, garantiscono risultati eccellenti: immagini nitide, colori precisi, carta di qualità – tutto ciò che serve per far sì che il messaggio di marketing arrivi forte e chiaro.
In breve, se volete presentare il vostro prodotto o servizio nel miglior modo possibile, affidatevi a dei professionisti. Non otterrete solo un prodotto attraente, ma anche la tranquillità di sapere che tutto è stato creato secondo gli standard del settore.
Qualche esempio di brochure aziendale
Conclusioni
In questo articolo abbiamo riportato alcuni degli errori più comuni che si possono commettere nella progettazione di una brochure aziendale.
Come vedi, un prodotto di qualità non può prescindere dalla professionalità di figure altamente specializzate e coordinate tra loro per raggiungere un obiettivo comune, poiché da loro dipende l’esecuzione del progetto e il risultato ottenuto.
Per maggiori informazioni e preventivi su brochure aziendali, contattaci.